È vero che un bicchiere di vino al giorno fa bene? Facciamo chiarezza

Un bere un bicchiere di vino al giorno fa bene al cuore: mito o realtà?

Quante volte abbiamo sentito dire che un bicchiere di vino al giorno faccia bene alla salute? Alcuni lo considerano un toccasana per il cuore, altri sostengono che possa addirittura allungare la vita. Ma è davvero così?

Negli anni, diversi studi scientifici hanno cercato di dare una risposta a questa domanda, ma i risultati non sempre sono stati chiari o concordanti.

Cosa dicono quindi le ultime ricerche? Bere vino moderatamente è davvero salutare o è solo un mito alimentato dalla cultura e dalla tradizione? E soprattutto, che impatto ha sul metabolismo e sulla dieta? Scopriamolo insieme in questo articolo.

 

Vino e salute cardiovascolare: cosa dice la scienza?

Il vino, in particolare quello rosso, è spesso considerato benefico per il cuore grazie alla presenza di polifenoli, ovvero un gruppo di composti chimici naturali presenti in molti alimenti di origine vegetale, noti per le loro potenti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Queste molecole aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, contribuendo alla prevenzione di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e di alcune forme di tumore.

Questa convinzione è stata supportata in passato dallo studio di Renaud e De Lorgeril (1992), che ha portato alla diffusione del concetto di “paradosso francese”, ossia la teoria secondo cui i francesi, pur avendo una dieta ricca di grassi saturi, mostravano tassi di malattie cardiovascolari inferiori grazie al consumo di vino rosso.

Tuttavia, gli studi più recenti, completi e affidabili hanno ridimensionato questa ipotesi: una revisione pubblicata su The Lancet nel 2018, basata su dati di oltre 600.000 persone, ha dimostrato che qualsiasi consumo di alcol, anche moderato, è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione e ictus.

Inoltre, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica l’alcol come cancerogeno di classe 1, al pari del fumo di sigaretta e dell’amianto. Questo significa che, indipendentemente dalla quantità, il suo consumo aumenta il rischio di sviluppare diversi tipi di tumori, tra cui quelli del fegato, della bocca, della gola e del colon-retto.

Quindi, sebbene il vino contenga effettivamente polifenoli, gli effetti nocivi dell’etanolo superano di gran lunga i presunti benefici. Per ottenere gli stessi antiossidanti, senza i rischi legati alle bevande alcoliche, si possono consumare frutti di bosco, cacao, tè verde e verdure a foglia verde.

 

Quanto impatta sul peso e sulla dieta un bicchiere di vino al giorno?

Un altro aspetto spesso trascurato è l’apporto calorico: quante calorie ha un bicchiere di vino?

• Vino rosso (125 ml): circa 85-100 kcal
• Vino bianco (125 ml): circa 80-90 kcal
• Vino dolce o liquoroso (125 ml): oltre 150 kcal

Potrebbe sembrare poco, ma se consumato regolarmente, il vino può incidere sull’apporto calorico giornaliero e favorire l’aumento di peso, soprattutto se accompagnato da pasti già ricchi di zuccheri e carboidrati.

Ma il vero problema dell’alcol non è solo nelle calorie, bensì nel suo impatto sul metabolismo dei grassi. Quando assumiamo alcol, infatti, il fegato lo metabolizza prioritariamente, mettendo in pausa l’ossidazione dei lipidi. Questo significa che il corpo smette temporaneamente di bruciare grassi e tende ad accumulare più facilmente tessuto adiposo, specialmente nella zona addominale.

Per chi segue regimi alimentari particolari, come nel caso di una dieta chetogenica, il vino rappresenta un ostacolo ulteriore, perché non solo fornisce calorie vuote, cioè prive di nutrienti essenziali, ma stimola anche la produzione di insulina, il che può interrompere la chetosi e vanificare i benefici metabolici di questo processo energetico.

In altre parole, anche un solo bicchiere di vino può avere un impatto negativo sulla gestione del peso e sul metabolismo dei grassi.

 

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